Antonio Pettinicchi

Incisore e pittore molisano, nasce a Lucito (Campobasso) nel 1925.

 

Sotto la guida severa ed attenta di Lino Bianchi Barriviera e Emilio Notte, Pettinicchi consegue il diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1950.

 

L’intensità straordinariamente emotiva che emerge con rigore morale e assoluta drammaticità nella sua vasta opera incisoria e pittorica, colloca l’artista tra le maggiori personalità operanti in tal campo. La denuncia commossa e al tempo stesso aspra della realtà umana, che racchiude in sé contadini, braccianti ed emigrati del Sud, protesi verso una disperata e necessaria ricerca di libertà e riscatto, rappresenta il leitmotiv dell’intera produzione artistica. Una passione, quest’ultima, che affiora nei volti scavati e tormentati dei personaggi, le cui gesta prendono forma e concretezza in un aspro paesaggio montuoso, sorretto da una latente sofferenza e dolore, che fa da cornice al bisogno di riscatto e di giustizia insito nell’autore e negli stessi protagonisti.

Una tensione che l’artista traduce nella violenta ed energica produzione grafica, scavata e tormentata, attraverso l’utilizzo dell’acquaforte, acquatinta e puntasecca, che conferiscono all’opera una straordinaria e vivace forza trasfigurativa, tradotta nella forma per mezzo di duri contrasti chiaroscurali.

 

La sua attività incisoria e pittorica è testimoniata dalla partecipazione a numerose mostre e rassegne di carattere nazionale e internazionale, fra cui: quattro edizioni della Quadriennale Nazionale di Roma (tra il 1952 e il 1965), la XXVIII Biennale Internazionale di Venezia, sette edizioni della Biennale Nazionale della Grafica Contemporanea di Venezia (dal 1955 al 1967), numerose mostre in collaborazione con il gruppo degli Incisori Veneti oltre alle cinque edizioni del Premio Termoli, per citarne solo alcune.

 

Sue opere sono presenti in importantissime collezioni pubbliche e private, fra le quali citiamo: Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Modena, Venezia; Civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; Raccolta disegni e stampe, Galleria Uffizi.

 

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